ControVersi

PREMESSA
by CLAUDIO COZZA

Creonte – Ammetti oppure neghi?
Antigone – Non lo nego: sono stata io.

[Sofocle, Antigone]

Non lo si può credere che sia un nome! Anti… sarà uno presudonimo! Uno pseudonimo anche molto poetico: anti-gone… anti cosa? La questione è controversa: che va contro? Che combatte contro? Ma è la poesia, è così: le parole vengono immediate. Se c’è un senso più profondo, te ne accorgi solo dopo. Dopo che il nome è venuto fuori da solo, ad esempio.
O forse no, la questione è controversa. Forse il fatto è che quella profondità di significato sta già in chi scrive, che si è precedentemente cibato di eventi e di persone; e, quando tira fuori tutto, tutto è già significato.
Come Antigone sfugge alla sottomissione, così la poesia sfugge alle regole sociali, o non è. Va contro le regole sociali. Forse combatte le regole sociali. La poesia è anti. Può anche generare da problemi piccoli e particolari, quelli controllati dalle regole sociali. Ma alla fine, infrangendosi sulle questioni universali, quelle di tutti e di nessuno, vince la particolarità che l’ha generata.
Forse la poesia non può combattere le regole sociali ma ne può descrivere con immediatezza i limiti, le storture; può fare denuncia. La poesia sta al posto delle regole sociali. E Antigone significa solamente: “che prende il posto di un altro”.

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