Avendo vissuto sotto presidenti corrotti come Nixon, stupidi come Reagan e disgustosi come Clinton, aveva perso interesse per lo sciovinismo americano, e nessuno dei miracoli per cui aveva pregato Dio si era mai realizzato; ma in un sabato di nozze nella stagione dei lillà, seduta su una panca della chiesa presbiteriana di Paradise Valley, poteva guardarsi intorno e vedere duecento brave persone e nessuna cattiva. Tutti i suoi amici erano persone perbene e avevano amici perbene, e dato che di solito le persone perbene allevavano figli perbene, il mondo di Enid assomigliava a un prato in cui l’erba cresceva così folta da soffocare il male: un miracolo di perbenismo.
[Jonathan Franzen, Le correzioni, Einaudi 2014]