Prefazione inedita a Il Milione di Marco Polo
Signori imperadori, re e duci e buoni borghesi et mechatanti et homini mecchanici, che volete sapere li molti modi per li quali s’accumula el profitto e si perviene, mercatando et industriando, a metter assieme lo primo Milione de duchati (o sia de fiorini, qual de le due valute meglio v’aggradi), leggete questo libro; dove le troverete tutte le diversitadi e maravigliose operattioni per le quali si giugne, attraverso la ricerca, la raccolta e la transformattione de le materie prime, item mediante lo sfructamento de la forza lavoro e il sudor dell’opere [1]
(cui lo salario avrà el bon imprenditore opportunamente lesinato), a la produttione de el plus de lo valore, sive del Capitale. E questo vi conterà el nobile e savio uomo messer Marcho Polo de Vinegia, lo quale anzi che no el presente libro ben volonteri El Capitale titulato avrebbe, se non l’avesse trattenuto il respecto dovuto a quel messer oltramontano Karolo de la gran cittade de Treveri d’Alemannia, già di detta disciplina di gran lunga el più dotto. Ma sappia el bon lettore trarre di vantaggio dal presente libro e comprendere quanto lunga sia la strada e di gran pena (quasi quanto quella che da lo mare Nostro per l’Erminia, la Soria, la Persia e tutta l’Asia fino in Tartaria e nel Chatay mena) che dee condurre lo ’mprenditore capitalista da piccola botteguccia di poco momento a grande azienda profittevole et di gran guadagni foriera da lasciare all’heredi sua a gloria della stirpe, dell’arte et factione sua.
Marco Polo
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[1] Degli operai.