A Franco Desiderioscioli certi compaesani di Rapino gli avevano pagato una birra, e lui se l’era bevuta, poi subito dopo si ero sentito in dovere di pagarla lui agli altri ma invece, a quel punto, ‘sti altri gli avevano detto E no, adesso s’è fatto tardi, ma grazie Franco, noi ce ne andiamo a casa, magari la prossima volta, tranquillo. E quel che è successo è un dramma nella testa di Franco che da quel giorno ha cominciato a star male, se così si può dire, c’aveva un malessere come una mezzaspecie di pentimento, ché lui di debiti non ne aveva mai avuti e non era capace di tenerseli. E per una vita, quasi tutti i giorni, dopo il lavoro andava in piazza, al bar di Rapino, con l’obiettivo di restituire il suo debito della birra pagata che teneva in sospeso con quei compaesani rapinesi. Ma non capitava mai che il saldo andasse a buon fine, ché gli dicevano No grazie, Franco, un’altra volta, promesso, e poi chiedevano, La famiglia tutto bene? Porta i saluti a casa!, proprio così. E lui c’aveva come l’impressione che il loro atteggiamento fosse quasi di stampo mafioso, per una birra tutta quella confidenza?, cosa c’entrava la sua famiglia, si chiedeva, non è che quelli volevano rimandare sempre il suo debito di proposito? E lui intanto teneva la testa sempre là, e anche dopo quando è andato in pensione, o si è sposata la figlia, o è diventato nonno, si capiva da come stava rigido in fotografia che ci pensava e ripensava, al debito, che intanto si rimandava di giorno in giorno. Anche quando poi uno di quelli della birra era partito per l’Australia, un altro era diventato matto e un altro non si sapeva che fine aveva fatto, Franco continuava a sentirsi male. Poi dopo gli era venuto anche un tic per il nervoso, quasi per compensare il fatto che s’era tanto irrigidito, e in pratica, con un gesto tutto di nervi, faceva spallucce e poi faceva con la voce bassa Eh, vabbè. Però in fotografia appariva sempre allo stesso modo, cioè non veniva mosso per via del tic, ma non c’era una sola foto in cui non gli facevano notare che era rigido.
[Francesco Marsibilio]