Con qualche ingegneria e buona volontà

cover-Malerba-Pataffio-bBerlocchio decide che dormirà dentro la carrozza.
Dice la moglie Bernarda:
“Me piacerebbe assai un letto con materacchio de lana pecorina.”
“Un letto non ce sta. Se pensava de arivare al castello de Tripalle avanti notte.”
“Allora dormimo qua dentro inguattati?”
“E’ la necessitate che ce costringe con le sue avversità.”
“Me piacerebbe assai un letto, anco senza materacchio de lana.”
“Non ce sta letto de niuna specie.”
Bernarda sospira:
“Te posso rammemorare che questa verginitate me pesa assaissimo?”
“Rammemora pure quel che te aggrada.”
“Non me soddisfa rammemorarti alcunchè. Piùtosto me sodisfarebbe assai una incalcata, con o senza materacchio.”
“Sai bene che entro la carrozza non se puole cavalcare.”
“Se potrebbe, con qualche ingegneria e buona volontà.”
“Non se puole.”
“Te dico che me contento de un arrangiamento come che sia.”
“La giornata de viaggio e de battaglia me ha sfiancato. Se rimandarà la cavalcata a dopo l’arivo nel castello de Tripalle nostro feudo. I sponsali se consumaranno ne la sede apropriata.”
“Addomandavo soltanto se non se potrebbe fare una picciola cavalcata d’assaggio qui entro stesso nella carrozza.”
“Tu pretendi cose strambe e difficili assai. Me vuoi mettere in difficoltà.”
“Ma che dichi?”
“Dico che me vorresti umiliare con le tue pretenzioni.”
“Sei tu più tosto che me vorrebbe uccellare con le tue neghittosità.”
“Io non intendo uccellare niuno e tanto meno la mia sposa novella al cominciamento de li sponsali.”

[Luigi Malerba, Il pataffio, Quodlibet 2015]

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