Opera n. 272

almanacco-2016-1-193x300Per fortuna che io non ho mai fatto l’insegnante perché se c’è una categoria da bastonare è proprio quella degli insegnati. Sempre lì che stanno a casa da scuola con una finta bronchite. Che tossicchiano quando li vedi entrare in sala insegnanti, tutti avvolti in un sciarpone (preparano il terreno per la loro prossima assenza). E i discorsi che fanno. Non ti è ancora passato quel brutto raffreddore? Come vedi no, dice tossicchiando. Ma mentre nelle aziende private si ammala il 5% dei dipendenti, nel pubblico impiego e in particolare nella scuola, ad ammalarsi è l’87. Io però non facevo come loro. Io avevo adottato una tecnica che non dava adito a sospetti. Aspettavo che ci fosse una mattina brulla fredda e piovosa e poi entravo in sala docenti e a voce alta dicevo: Non mi son mai sentito così bene. E il mattino dopo gli fioccavo un certificato di quindici o venti giorni. Così tutti dicevano: Ve’ Cianuro, faceva tanto il furbo ieri, e adesso è a casa con un febbrone da cavallo.

[Learco Pignagnoli, 14 Sensi e 26 Opere complete inedite, in “Almanacco 2016 – Esplorazioni sulla via Emilia”, Quodlibet 2016]

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