Una mattina il signor Amedeo Petacci s’è trovato morto sulla poltrona di casa, eh nel senso che s’è svegliato, s’è grattato la spaccatura pelosa fra le chiappe, ha scorreggiato, o forse è che prima ha scorreggiato e poi s’è grattato, ha pisciato con la solita poca attenzione, ha scatarrato nel lavandino un po’ del reflusso che gli dava noia come era appeso all’altezza della gola, ha acceso la radio in cucina, ha bevuto il caffè freddo che gli ha preparato la moglie prima di uscire per andare a lavorare, s’è avvicinato alla poltrona dove si mette a sedere come fa tutte le mattine e s’è accorto che c’era già seduto uno, poi s’è avvicinato e ha visto che era proprio lui, e era morto. Così gli è toccato morire pure a lui altrimenti sarebbe stato un casino molto parente di quei cosi che chiamano paradossi e che non gli andava proprio di gestire.
[Francesco Marsibilio]