Finalmente è stato svelato il nascondiglio segreto di Ettore Majorana. Sarebbe vissuto, almeno nella seconda metà degli anni ’50, vent’anni dopo la sua scomparsa, a Valencia in Venezuela.
Ci sono arrivate adesso le indagini. Noi ci eravamo arrivati più di 3 anni fa. Avevamo sbagliato di poco, suggerendo la fattoria (Tierra) Grata, che dista più o meno 600 km da Valencia (National Geospatial-Intelligence Agency) . Ma, in un pianeta intero, che vuoi che siano 600 km?
Qualcuno potrebbe dire: non era mica tanto chiaro, in quello scritto. Prima di riproporlo per un’attenta rilettura, ribadiamo solo che “a posteriori” tutto si può giustificare. Anche l’esistenza di un posto immaginario. Sta alla nostra ragione, dopo, verificare se in quella presunta spiegazione risiede un trucco. Voglio dire: se non fosse scappato in una terra dalla lingua neolatina, avremmo comunque trovato un “Grad” in Europa o una “Grate city” in India piuttosto vicine al luogo della fuga. Perché la realtà passata sta lì ferma davanti a noi e si presta a ogni possibile forzatura.
Quindi quello che ci dobbiamo sempre chiedere è: a chi gioverebbe questa forzatura? Magari a chi ci sta propinando una mezza verità? Scopriremmo così il rapporto fra persone e, in particolare, il rapporto di potere fra una persona e l’altra. Se siete arrivati a leggere questa boiata fino a qui, vuol dire che un minimo di potere su di voi l’ho esercitato! Che serva di esempio per altre cose molto più gravi…
Ecco il vecchio pezzo: qui.
