«La moda riflette la società: ora che la giacca non è più essenziale, il pantalone è diventato il capo fondamentale», osserva il designer di Lubiam. «Sono in continua evoluzione. È più facile sbizzarrirsi, rispetto a un blazer. Si passa dalle flanelle riviste nei nuovi colori ai disegni presi da camiceria e cravatteria. Sempre più asciutti sulla gamba e per questo rigorosamente in tessuto stretch» spiega Bianchi. È una moda multitasking quella pensata dagli imprenditori.
Il pantalone con la riga rilancia anche la giacca. «Lo spezzato casual chic ti permette di vestire allo stesso modo all’università, in una riunione business o a pranzo», prosegue Cucinelli. Per disegnare la nuova eleganza sportiva (e quindi giovane), sono fondamentali i colori: «Quelli forti, il rosso e il giallo delle passate stagioni non si vendevano» ammette Bianchi . «Si cercano tinte originali ma più accettabili. Il burgundy tagliato con fiamme di blu e grigio».
[Maria Teresa Veneziani, Pantaloni, tornano quelli con la piega, Corriere.it, 12 gennaio 2015]
Te non lo sai? a te ti va bene tutto, allora sei un bamboccio, non ti può andar bene tutto, dice bisogna andare alla moda, bisogna andare dove? che mi viene un nervoso, non siamo mica in caserma, d’andare vestiti tutti uguale, che io quelli che stanno alla moda, mi ricordo Fabio Morri, coglione, ti veniva vicino, senti questa stoffa, senti, senti che roba, senti, ti piace il disegno? bello, eh? che io, sì, ci tenevo anch’io, ma non andare leccato, da dare nell’occhio, a me non m’è mai piaciuto, io i vestiti nuovi non me li sono mai messi la domenica, un mercoledì, un sabato, un giorno purchessia, senza darci peso, e la riga ai calzoni, quella sì, la riga ai calzoni, dritta, con mia mamma delle litigate, dovevano cader giù, a piombo, che adesso invece litigano se c’è, non ci dev’esser la riga ai calzoni, io dico che sono diventati tutti matti.
[Raffaello Baldini, Zitti tutti!, Einaudi, 1998]