Purtroppo il dottor Pistelli, oltre ad avere il cuore affranto, ha una particolare propensione per le divagazioni. […] Così, trovando citato in un articolo sul Diable ivre, un Diable fornicateur di un certo abbé Papillon, scritto una ventina d’anni più tardi, se lo va a leggere e si fa delle benefiche risate. Il prefatore del Diable fornicateur, un certo François Foutrechien, non manca poi di menzionare uno studio monografico: Images de fornication dans les illustrations littéraires du XVIII siècle, e il dott. Pistelli non può esimersi dal reperirlo e dal soffermarvisi parecchie ore. E siccome l’arredo onnipresente in quelle rappresentazioni erotiche è il divano, il dott. Pistelli va anche a leggersi La fonction sociale du canapé e addirittura Le divan comme metaphore de la mort. La sequenza si arricchisce di un libro sulla concezione della morte all’epoca della Rivoluzione, di un altro sugli echi della Rivoluzione nei paesi del versante piemontese delle Alpi, di un altro ancora sulla portata dell’acqua del Po nei primi cento chilometri della sua lunghezza, per giungere all’immaginifico Progetto di lago artificiale padano da Vercelli alle valli di Comacchio.