Sottoscrivo

Lettera di 1007 poeti, artisti e intellettuali di 127 paesi in solidarietà con il Festival internazionale di poesia di Medellin

Noi firmatari, cittadini della Colombia e del mondo, non possiamo rimanere in silenzio di fronte alla nuova farsa che l’apparato repressivo dell’attuale governo colombiano ha messo in atto, col voler incriminare il poeta e direttore del Festival Internazionale di Poesia di Medellin, Fernando Rendon, il quale, con la sua eccezionale capacità umana e organizzativa, e alla testa del gruppo di lavoro della rivista Prometeo, ha svolto un ruolo determinante che ha permesso al Festival di meritare il Premio Nobel Alternativo per l’anno 2006 e di essere dichiarato quest’anno Patrimonio Culturale della Nazione.

Si tratta anche di un attacco al Festival Internazionale di Poesia di Medellin, uno dei più importanti e frequentati del mondo, che celebrerà tra poco la sua diciannovesima edizione, e alla poesia stessa, che godono peraltro ottima salute. La concessione del Premio Nobel alternativo a questo Festival è il riconoscimento del fatto che la cultura in generale e la poesia in particolare hanno un ruolo decisivo nella ricerca della giustizia e nella difesa della libertà, e il fatto che esso sia stato dichiarato Patrimonio Culturale della Colombia ci obbliga a proteggere qualcosa che appartiene a tutti, perché è anche patrimonio della poesia stessa.

Il nome del poeta e dirigente culturale Fernando Rendon si aggiunge alla lista di alcuni dei più notevoli dirigenti dell’opposizione democratica che si sta cercando di intimidire e screditare con menzogne ed inganni. L’assunto che si cerca cinicamente di imporre è quello di chiamare complici del “terrorismo” quelli che si sforzano di giungere a una pace razionale e giusta e che sono contro la barbarie della guerra.

Sono inaudite le menzogne a cui si ricorre per coartare la libertà di espressione e di critica di personalità sulle quali, appunto, si basa la speranza di un orientamento che aiuti il paese a superare l’arretratezza e la barbarie che lo soffocano.

Ciò nonostante, anche avendo la certezza che la poesia e il Festival godono di ottima salute, facciamo appello al vasto pubblico del Festival, ai poeti della Colombia e del Mondo, ai direttori degli altri Festival internazionali di poesia, agli intellettuali e artisti del pianeta, che ancora credono che senza la poesia questo mondo sarebbe francamente intollerabile e insostenibile, a vigilare e ad agire in difesa del Festival Internazionale di Poesia di Medellin, il che significa agire in difesa della libertà, della dignità e della bellezza.

Vi invitiamo a mandare le vostre firme di appoggio ai seguenti indirizzi elettronici: prometeteo@festivaldepoesiademedellin.org / contralamuerte@hotmail.com, con la seguente dicitura:

“Sottoscrivo la Lettera di 1007 poeti, artisti e intellettuali di 127 paesi in solidarietà con il Festival internazionale di poesia di Medellin”.

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