Sono seduto nella mia sala da pranzo (troppo grande per una persona sola) con davanti un pezzo di pane e un po’ di queso fresco: per chi non lo sapesse, queso è formaggio in spagnolo; e, per chi non lo sapesse, da circa un mese vivo a Siviglia. Da espatriato.
Siccome l’acqua qui è un bel po’ calcarea e siccome ho finito l’acqua in bottiglia, accanto al pane e al queso c’è un bicchiere di succo d’ananas. Siccome brucia i grassi…
Davanti a me ho il mio computer acceso e, mentre ascolto la colonna sonora di Into the Wild, penso al frigo vuoto e alla lavastoviglie vuota. Il mio frigo è sempre stato vuoto, da anni, tranne nei brevi periodi in cui è stata in giro per casa qualche donna. In quei casi, la mia prima preoccupazione è di riempire il frigo. Pensate un po’ come sono messo!
La lavastoviglie vuota è, invece, simbolo di benessere: ho fatto i soldi, nel frattempo, o comunque li sto facendo. Pur vivendo da solo, mi posso permettere anche una lavastoviglie. Però è vuota perché, mentre mangio & ascolto Eddie & penso, ho deciso che laverò i piatti a mano per evitare un inutile dispendio di detersivi e di elettricità.
Che brav’uomo! In realtà, pure i piatti a mano li lavo con quantità industriale di sapone liquido… e poi, non sono così ecologista: è che qui l’estate è torrida e se posso contribuire un minimo a frenare il global warming, ne guadagno anche io!
Fatto sta che, avendo il computer acceso, navigo e cosa incontro: uno dei soliti articoli del cazzo! Voi non sapete come funziona il giornalismo… non lo so nemmeno io, a dire il vero, però se vedo lo stesso articolo comparire in contemporanea e quasi identico su Ansa & Corriere & Repubblica & Messaggero &tc. &tc… capisco che dietro c’è qualcosa di losco! Ma, per farla breve, il senso è: ci hanno fracassato le palle con la storia che siamo dei bamboccioni! E allora, sfidando ogni tipo di sorte, ce ne siamo andati di casa
“giovani”. Per l’Italia. Per l’estero, già adulti. Ci dicono che siamo provinciali, e allora rinnoviamo il passaporto e via verso nuove mete! Dovendoci pure sentire in colpa quali “cervelli in fuga”. Ok, tutto ha un prezzo… Però… Adesso… Pure sentirci dire che “le famiglie italiane con un solo componente” (presente!) spendono per alimentari e bevande più del 60% di quanto spende “una famiglia tipo italiana”. Tipo? Ma tipo che? E
poi leggere che la maggior parte di tale costosissima spesa finisce dritta nella spazzatura! Maddai! Non sono solo le famiglie (Italiane ed europee) ad essere “tipo”, anche le dannate confezioni di qualsiasi cosa di deteriorabile! Confezione familiare… non con noi! A meno di non dover mangiare la stessa identica cosa per 3-4 sere consecutive… Oppure spendere ancora di più del 60% per comprare quelle tenere e amabili
confezioni da single che non ci faresti manco una colazione da Tiffany! Insomma ora siamo diventati pure spreconi e scialacquoni! Ok, vado ad accendere la lavastoviglie: 10 stoviglie, ma faccio pure il prelavaggio!!!
Claudio Cozza