Esigenze primarie

Gentili signori Carlo Galli e Andrea De Maria, mi avete scritto una lettera e l’avete fatta recapitare al mio indirizzo. Mi chiamate carissimo. Mi salutate con distinti saluti. Allora penso che vogliate una risposta. Bene. La risposta è no. Non parteciperò alle elezioni primarie promosse dal partito democratico per la scelta del candidato sindaco alle elezioni amministrative del 2009.

Insomma, mi sembra ipocrita che un partito “nuovo” di figure “vecchie” che hanno fatte parte dell’ultimo governo prodi – governo votato con il sistema elettorale attualmente in essere che, una volta insediato, si è ben guardato dal modificare – adesso mi venga a parlare di grande opportunità di partecipazione democratica. Mi avete rotto le balle con l’elemosina della democrazia. La pioggia di spiccioli dall’alto. Non la voglio questa democrazia qui. Tenetevela.

Se avete bisogno di due euro me li venite a chiedere: scusa che c’hai qualche spiccio? Oppure lavate i vetri ai semafori, ammesso che Cofferati ve lo permetta.

E quanto alla dichiarazione “Il sottoscritto partecipa oggi alle primarie e s’impegna a sostenere alle prossime elezioni amministrative il candidato che uscirà vincente da questa consultazione. Autorizza, inoltre, il partito democratico al trattamento dei suoi dati personali secondo quanto previsto dall’art. 13 della Legge 196/03” che dovrei sottoscrivere, be’, assomiglia troppo a quelle che ti fanno firmare quando acquisti un frigorifero con un finanziamento rateale della Findomestic.

Ecco, quelli della Findomestic continuano a mandarmi a casa l’iradiddio di materiale pubblicitario, depliant, carte di credito, buoni sconto, biglietti per il circo, cruciverba, gratta e vinci e insomma, la verità è che quelli della Findomestic sperano che io sia sempre un morto di fame, che abbia sempre bisogno dei loro soldi, che non mi possa mai permettere un frigorifero.

Bene, prendo due piccioni con una fava: carissimo Galli, carissimo De Maria, carissima Findomestic, prima che il sottoscritto prenda un impegno con quelli come voi, scusate, ma prima devo vedere il mio televisore esplodere come esplode quello di Antonioni in Zabriskie point.

Ultimissima cosa. Carissimi, ho letto il curriculum dei vostri candidati.

Trovo commovente, molto commovente, la storia del centralinista ventiduenne di Villalba Hospital che – dopo meno di sei anni al centralino – diventa direttore del personale e – dopo qualche mese – amministratore delegato ventottenne di Villalba Hospital. E non solo. Perché mentre è amministratore delegato, diventa anche presidente trentasettenne dell’Associazione Italiana Ospedalità Privata di Bologna. E non solo. Perché mentre è amministratore delegato di Villalba Hospital e Presidente dell’Associazione Italiana Ospedalità Privata di Bologna, diventa anche assessore al Personale e capogruppo nel comune di San Lazzaro di Savena. E non solo. Perchè mentre è amministratore delegato di Villalba Hospital, presidente dell’Associazione Italiana Ospedalità Privata di Bologna, assessore al Personale, capoguppo nel comune di San Lazzaro di Savena, diventa anche vice presidente del consiglio del Comune di Bologna. E non solo. Perché poi oggi è presidente del consiglio della Provincia di Bologna.

Giudico ammirevole anche il pluridottorato dottore in Economia che ha studiato col premio Nobel Amartya Sen (sapete, anch’io una volta alla Feltrinelli ho fatto la fila dietro al premio Nobel Dario Fo) e che a 33 anni è diventato titolare della cattedra di Economia Politica all’università di Bologna e, quasi contemporaneamente, ha fatto l’assessore al bilancio del comune di Bologna e poi assessore regionale alle Finanze e poi anche vice presidente e poi, grazie a lui, l’Emilia Romagna è stata l’unica regione ad aver abbassato la pressione fiscale e incrementato i servizi. Che potrebbe anche essere vero, visto che ha studiato con il premio Nobel Amartya Sen, però senza fornire i dati, senza dire quali servizi sono stati incrementati…

Anche il candidato filosofo è simpatico. Diplomato al liceo Minghetti e laureato in filosofia. Che uno potrebbe dire, chissenefrega. Cioè, chissenefrega del liceo Minghetti. Be’, se l’economista ha studiato con il Nobel, il filosofo ha studiato al Minghetti, Minghetti… Carissimo Galli, carissimo De Maria, forse non lo sapete ma Minghetti dopo essere stato leader dell’ultimo governo della Destra storica, divenne capo della Sinistra con Depretis (un fulgido esempio di trasformismo!!!). Voglio dire, anche Minghetti ha il suo peso. A parte questo, a parte il diploma al Minghetti e la laura in filosofia, è una sfilza di incarichi politici.

E poi l’ultimo candidato. Questo ha perfino lavorato. Fino a 37 anni. Non molti contributi versati… però “l’anno scorso ha abbracciato con convinzione la nascita del partito democratico, sostenendo la candidatura di Walter Veltroni a segretario nazionale”.

Carissimi Carlo Galli, carissimo Andrea De Maria, ecco, per quanto mi riguarda van bene tutti, l’amministratore delegato, il pluridottorato che ha studiato col Nobel, il filosofo, o chi volete voi. Però la risposta è no.

Se poi il problema sono i due euro, allora posso accontentarvi: basterà chiedere a quelli di Findomestic. Con tutte le carte di credito che mi hanno inviato, con quel popò di linea di credito che mi hanno concesso (senza che io gliela chiedessi), sono sicuro che non rifiuteranno di contribuire con due euro a mio nome. Ammesso che Cofferrati lo permetta e non lo consideri accattonaggio.

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