In ogni caso la mia storia preferita, e che forse dice tutto quel che ci serve sapere sull’ardore combattivo di Rutger nelle situazioni difficili, si svolge sulla via del ritorno dopo una serata insolitamente alcolica per gli standard accademici, trascorsa in un club di discussione a Uppsala. Rutger era, diciamo, euforico, per cui due giovani assistenti avevano l’incarico di sorreggerlo sulla via di casa. Sulla salita dello Slottsgatsbacken però il fardello si fece troppo pesante, per cui Rutger scivolò lungo disteso sul marciapiede, e lì rimase. Che fare? Ansando disperati, i portatori supplicarono: “Professore, per favore, non riesce a fare ancora un piccolo sforzo?”
Si sentì allora il fagotto accasciato a terra mormorare quasi impercettibilmente, ma in tono deciso: “Sì, ma allora deve essere una birra piccola piccola”.
[Fredrik Sjöberg, Perché ci ostiniamo, Iperborea 2018]