Da tre giorni la città è senz’acqua. Una città di un milione e duecentomila persone rimaste all’asciutto. Stanno, pare, disinfettando.
L’aria non la disinfettano ma è molto inquinata anche quella, io tossisco in continuazione. Vengo da quattro mesi di aria pura in riva al mare.
Qui tutto funziona come può, le auto sono milioni, ma non fanno una revisione dalla notte dei tempi. Ho preso un taxi che perdeva monossido di carbonio dentro l’abitacolo. Non c’è problema: basta viaggiare con i finestrini aperti. E poco importa se fa freddo, basta coprirsi.
Certo che noi europei la facciamo tanto lunga per niente.
[Igort, Pagine nomadi. Storie non ufficiali dell’ex Unione Sovietica, Coconino Press 2012]