Prefazione inedita a On the road, 1951
Tutto quello che so della vita (the life) me lo ha insegnato la strada (the road), ma anche i marciapiedi me lo hanno insegnato. Quando dico che la strada (the road) è la vera e unica maestra della vita (the life), intendo dire sempre la strada (the road) nel suo complesso. Mi si chiederà, in che senso la strada nel suo complesso? Mi si chiederà, la strada nel senso della carreggiata? Io dico sempre, sì la strada come carreggiata è l’unica maestra della vita, ma anche la strada come linea spartitraffico, come piazzola di sosta, la strada come corsia di emergenza e come strisce pedonali. Tutto quello che l’uomo ambisce a sapere e esperire nel corso della sua esistenza è il mistero nero catrame che divide le strisce bianche dell’attraversamento pedonale. I marciapiedi mi hanno sempre fatto marciare, nella vita, e io poi ho sempre guidato sui marciapiedi. Soprattutto in moto, ma anche, quando capitava, in macchina, a metà, si capisce, metà macchina sulla strada (On the road), metà sul marciapiedi. Quando mi chiedono, nelle interviste, in che senso i marciapiedi sono stati i miei maestri di vita, io sono solito rispondere che la vita conosce di quei miracoli che ti prendono alla sprovvista come le cicche fumate a metà che si trovano spesso sui marciapiedi, calpestate da tutti. L’uomo moderno non ha più gli occhi per i miracoli. E i marciapiedi mi hanno insegnato a cercare bene quei miracoli che sono le cicche mezzo fumate e calpestate da tutti. Io le fumo, e mi piacciono molto. Ho parlato della strada nel senso di linea spartitraffico. La linea spartitraffico è una linea, una direzione. Tutti quelli che camminano hanno una direzione. Questo è molto importante e l’ho capito osservando le persone che camminano. Tutti quelli che camminano hanno proprio una direzione mi sembra. Tutti tranne quelli che stanno fermi dico io, e di loro infatti non parlo. Mi si chiede, ma la strada (the road) anche come lampioni ti ha illuminato? Certo, rispondo, i lampioni mi hanno sempre illuminato. E la strada (the road) come panettoni di cemento ha cibato il tuo spirito? Certo, i panettoni mi hanno sempre cibato. La strada (the road) come coda al semaforo mi ha insegnato l’eternità, e questo libro, On the road, l’ho scritto tutto in coda a un semaforo. Non è molto dite, invece è importantissimo. Questo libro esce dall’eternità delle code al semaforo, e mentre guardavo gli automobilisti mandarsi a cagare a colpi di clacson, il mio spirito di diciassettenne ha gioito come se avesse vent’anni.
Jack Kerouac
Bellissimo! Complimenti vivissimi!
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