Molti anni fa, prima dell’isola e del teatro, risalii l’immenso fiume Congo su una chiatta che faceva servizio passeggeri.
Ah, che avventura! Che racconto poteva venirne fuori! Sulla libertà!
E invece niente: non sono mai riuscito a dire nient’altro che le foreste erano grandi e il fiume largo come lo stretto di Kalmar. Che c’ero stato.
E’ questo che capita quando si viaggia per avere qualcosa da raccontare. Si perde la capacità di vedere. In compenso avrei potuto essere inesauribile sul tema della nostalgia.
Meglio non dire niente.
[Frederik Sjöberg, L’arte di collezionare mosche, Iperborea 2015]