Gigion Abossa faceva cose da pazzi: per esempio attraversava il centro di La Spezia su una carrozza guidata da un cavallo ubriaco, rubava le biciclette dei vigili urbani, sfilava a cavallo di un mulo indossando poncho e sombrero. Se riuscivano a prenderlo sul fatto rispondeva sempre allo stesso modo: «Abossa va là, a son un Gigion».
