Il risveglio della storia

Con il suo testo Alain Badiou dà l’idea di voler trasmettere il sapere che é stato prodotto dall’epoca del Manifesto Comunista di Marx e Engels fino a oggi. Lo fa con un libro di poco più de cento pagine. A sua volta questo testo si presenta esso stesso come come un Manifesto rivolto alle nuove generazioni. “Il risveglio della storia” di A. Badiou, Ponte delle Grazie, 2012, €13,50, é scritto infatti con uno stile semplice, didattico, comprensibile per chiunque, nonostante la complessità dei temi trattati.

Dopo 40anni di pausa il mondo sta rivivendo un periodo di lotte che hanno sorpreso tutti sia per le forme varie che ha assunto sia per l’elemento comune: la coscienza di “rappresentare il mondo”, secondo l’espressione di un indignado spagnolo citato da Badiou. L’A. svolge un lavoro di sistematizzazione delle varie forme di rivolta che hanno avuto luogo in questi ultimi tempi, suddividendole in tre grandi categorie: la rivolta immediata, la rivolta latente e la rivolta storica. Senza citarli direttamente l’A. espone gli avvenimenti noti come “la révolte des banlieues”, di Parigi e di altre città, come un esempio di rivolta immediata. Una rivolta cioè che rappresenta la reazione a un fatto che ha provocato il risentimento profondo e generale di tutto una parte di popolazione contro lo Stato. Che però, esaurita la carica di energia, si spegne senza aver avuto la possibilità di trascendere l’ambito del conflitto.

Altro sono le rivolte storiche, come quelle della Tunisia e dell’Egitto, oltre quelle degli altri paesi arabi, dove la massa ha “assediato lo Stato”, con l’occupazione di uno spazio centrale pubblico e ha rappresentato per un periodo tutto il Paese, anche se, come in Egitto, si trattava di un milione di persone in un Paese di ottanta. E qui l’A. analizza il concetto di maggioranza e minoranza, dove, proprio per l’intensità di energia presente in un gruppo numericamente minoritario, é proprio questo gruppo che in una tale situazione, rappresenta il Paese, sia perché ne é esso stesso cosciente sia perché riconosciuto come tale dagli altri. Importante é allora trovare il modo perché questa produzione di energia sociale non venga dispersa mediante la “trappola delle elezioni”.

Al centro delle proposte di Badiou é il ritrovamento dell’Idea, che é ció che permette a una situazione di rivolta di creare un cammino verso la formazione di una convivenza umana libera dallo sfruttamento. E l’Idea é proprio ancora quella del Comunismo, la prospettiva esposta da Marx.

“Il risveglio della storia” é anche un risveglio della capacità di rigettare e combattere le politiche del capitalismo rappresentate ormai da tutte le formazioni politiche e sindacali oltre che da tutto l’apparato mediatico, militare, e di “acchiappagonzi” vari. Slavoj Zizek dice che Badiou è “il più grande filosofo vivente”. Si potrebbe aggiungere che é anche il rivoluzionario che ha le idee più chiare.

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