Avrei dovuto domandare alla gente un mucchio di cose quel pomeriggio. Ma più tardi, pur rammaricandomi di non averlo fatto, compresi che ottenere risposte a tutte le mie domande che iniziavano con “Che fine ha fatto”… non mi avrebbe spiegato perché avevo la strana impressione di vedere quello che succede dietro quello che vediamo. Bastò che una delle ragazze dicesse al fotografo, un momento prima che lui scattasse la foto di gruppo: – Mi raccomando, non prenda le rughe, – mi bastò ridere con tutti gli altri della battuta detta al momento giusto, per sentire che il Destino, l’enigma più antico del mondo civile, era diventato perfettamente comprensibile, mentre tutto ciò che non era enigmatico, come posare per la fotografia in terza fila, dietro, con un braccio sulla spalla di Marshall Goldstein, era diventato inesplicabile.
[Philip Roth, Pastorale americana, Einaudi 1998]