Il bisnonno dei Krassov, detto, fra la servitù, lo Zingaro, era stato sbranato dai mastini del suo signore, il capitano di cavalleria Durnovo. Lo Zingaro gli aveva tolto l’amante. Durnovo ordinò di condurre lo Zingaro in un campo fuori dal villaggio e di farlo sedere su un cumulo di terra, poi egli stesso uscì fuori con la sua muta e gridò: «Taiuh!». Lo Zingaro dopo un momento di sbalordimento si diede alla fuga. Ora, sappiamo che non bisogna mai correre davanti ai cani.
[Ivan Bunin, Il villaggio, Dall’Oglio Editore 1968]