Un perdurante presente

Un romanzo da leggere con molta attenzione. Nonostante la grande facilità di scrittura, Riccardo Carnielli riempe di concetti e immagini densissime l’intero romanzo, e ciò richiede uno sforzo da parte del lettore. L’attenzione però rimane sempre alta. Alcune descrizioni sono quasi cinematografiche e in ognuna di esse si può rintracciare il filo del discorso che, alla fine, spiega tutta l’opera. E però la lascia anche in sospeso, verso nuovi sviluppi che l’autore – forse volontariamente – tiene aperti.
Un perdurante presente, sulla scia della citazione junghiana iniziale. Un presente come quello che tutti noi rincorriamo, senza sapere se avremo successo. Dopotutto “Charlie realizzava che il sole, ormai al sicuro nel suo tramonto, non si sarebbe mai fatto raggiungere da nessuno”.

[Riccardo CarnielliMinima principia, Sovera Edizioni 2010]

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