Oggetti del tutto insospettati possono rivelarsi capsule del tempo. La più grande è sicuramente la città di Pompei rimasta sotto la lava. Preferisco le più piccole. Come la bottiglia di rakija, che mio nonno aveva messo da parte il giorno in cui sono nato. Questa bottiglia dovrebbe avere ora 44 anni. Se la trovo e la apro, avrò l’intero 1968 distillato, almeno rispetto alla Bulgaria sudorientale. La quantità di giornate di sole in quell’estate, le piogge dell’autunno precoce, l’umidità atmosferica, la qualità del terreno, la filossera, tutta la storia iscritta nella bottiglia di vetro.
[Georgi Gospodinov, Fisica della malinconia, Voland 2013]
