Un certo numero di metri quadri

Arrivavano un sacco di scrittori per via che c’era il primo congresso degli scrittori antifascisti in difesa della cultura. Arrivavano Musil, Breton, Brecht, Huxley, Bertrand Russel, Virginia Woolf, oltre a Gide e Malraux che facevano i padroni di casa. Nella delegazione russa c’erano Kirson e Ivanov, due figure piuttosto imbarazzanti, il secondo dei quali nella sua relazione precisò che gli scrittori sovietici potevano disporre “di un certo numero di metri quadri, di una cucina propria e di una stanza da bagno”.

[Gli occhiali sul naso, Giovanni Maccari, Sellerio 2011]

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