I giorni passano, e, oggi 47° credevo proprio che fosse quello buono, e invece ancora non ci siamo. Per conto mio non ci faccio caso e sono molto tranquillo e sereno, tengo su gli umori di 35 ospiti di solo quattre camere con barzellette, pernacchioni (scusa la parola ma è quello che è) e buon umore. Unisco una piantina di qui per ogni evenienza e perché, a mezzo del latore, quest’altra settimana me la rimandi completata. Penso la sera in cui mi dettero 24 nerbate sotto la pianta dei piedi nonché varie scudisciate in parti molli, e cazzotti di vario genere. Io non ho dato loro la soddisfazione di un lamento, solo alla 24° nerbata risposi con un pernacchione che fece restare i tre manigoldi come tre autentici fessi. (Quel pernacchione della 24° frustata fu un poema! Via Tasso ne tremò ed al fustigatore cadde di mano il nerbo. Che risate! Mi costò tuttavia una scarica ritardata di cazzotti.) Quello che più pesa qui è la mancanza di aria. Io mangio molto poco altrimenti farei male e perderei la lucidità di mente e di spirito che invece qui occorre avere in ogni istante.
[Sabato Martelli Castaldi, 47 anni – catturato il 16 gennaio 1944 dal colonnello tedesco Kappler – trucidato il 24 marzo 1944 alle Fosse Ardeatine]

